Aquiloni
Cielo
gonfio di nubi paffute, sembra mare. La gente con la testa
all'indietro attende. Si alzano due aquiloni, guidati da fili
invisibili. Raffigurano due volti, un uomo e una donna, dipinti con
un tratto asiatico, essenziale e colorato. Danzano in aria, seguendo
la musica del sitar, si rincorrono, si allontanano, si
riavvicinano, come si corteggiassero. Ad un tratto giunge un altro
aquilone, molto più grande, raffigurante un demone orientale, con
fauci digrignate e fiamme attorno alla testa. Si intromette trai due,
li tiene separati. I tre vengono circondati da una dozzina di
aquiloni più piccoli, sinuosi e neri, sembrano serpenti e strisciano
nell'aria famelici.
La
musica cambia, racconta di eroi. Lentamente, una alla volta, salgono
aquiloni bianchi dotati di più code. Come tante meduse, ma più
altezzose, si stagliano contro il grigio scuro, occupano il cielo e
si preparano allo scontro.
Iniziano
a lottare contro gli spiriti oscuri e si esibiscono in spirali
vertiginose. Intanto il demone si muove in mezzo a loro, sembra
incitarli.
Qualche
medusa bianca si stacca, sconfitta, e vola in alto, per mai più
ritornare. Anche qualche serpente nero viene sovrastato e abbandona
il filo per svanire contro il cielo scialbo. Ma sono in troppi.
Lo
scontro sembra terminato quando giunge un altro, enorme aquilone,
anch'esso raffigurante un demone, ma questa volta ha qualcosa di
benigno. I suoi occhi sono grandi e compassionevoli; la sua criniera
è celeste. Si lancia contro il rivale, l'uomo e la donna si
appartano ed assistono al duello. Intanto meduse e serpenti
continuano nello scontro e il grigio viene mitigato da tagli di
colore rapidissimi.
La
musica giunge al culmine, poi ha un sussulto. Il demone malvagio si
accascia e spira lentamente verso il suolo. I serpenti fuggono alla
rinfusa mentre le meduse si accostano allo spirito salvatore. L'uomo
e la donna possono dunque riunirsi, e volare insieme, prima che inizi
a piovere.
Nessun commento:
Posta un commento