A
volte funziona
Il
lettore cd si accese ed un basso sibilo elettronico accompagnò
l’uscita della piastra ottica.
Jordi
e Greta erano seduti sul letto. Lei lo fissava con gli occhi
spalancati.
«Ci
credi adesso?» le chiese.
Greta
annuì, senza mutare espressione.
L’impianto
stereo era a più di tre metri da loro. E non era dotato di
telecomando.
Jordi
abbassò lo sguardo, come se le parole di cui aveva bisogno si
trovassero nelle scanalature del pavimento.
«Inizierò
l’addestramento domani.»
disse Jordi, sull’orlo delle lacrime. «Vengono
a prendermi tra poco.»
Greta
lo abbracciò, impedendogli di piangere ed iniziò a baciarlo. Poi
fecero l’amore. Dalle mani di Jordi partirono piccole sferette di
luce azzurra che andarono ad esplodere contro la parete.
Greta
sussultò e si scostò, liberandosi dall’abbraccio.
«Non
è niente» disse Jordi,
ridacchiando. «È che ancora
non riesco a controllarla bene.»
Lei
sorrise. Forse iniziava a capire. Si strinse nuovamente a lui.
Poco
dopo qualcuno bussò alla porta.
Quel
mattino il reparto elettrodomestici era più affollato del solito.
Greta stava pulendo gli scaffali, ma la sua mente era altrove. Erano
passati sei mesi dalla loro separazione, e da allora nessuna notizia.
Ma non poteva cercarlo. Non
poteva dire niente a nessuno.
Ad
un tratto una delle radio portatili si accese. Greta schiacciò il
tasto power, credendo di averlo urtato per errore. La radio si
riaccese, e con lei anche tutti gli altri impianti stereo del centro
commerciale. Gli sportellini scattarono quasi all'unisono e
altrettanto fecero i lettori cd. Decine di canzoni diverse vibrarono dagli amplificatori.
La
gente accorreva divertita, nessuno capiva cosa stesse accadendo.
Solo
Greta sapeva. Si guardava attorno euforica, ma era sicura che non lo
avrebbe visto.
E
sorridendo si accarezzava il pancione.
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