giovedì 20 settembre 2012


Eloquio

Nell'aprile del 2008 frequentai un breve laboratorio di scrittura, dedicato ai racconti brevi, con un noto scrittore italiano. Alcune sue frasi, pronunciate durante quei pomeriggi, mi colpirono per l'altezza dell'eloquio, nonostante il contesto decisamente informale e scarsamente aulico. Ne riporto alcune, con l'intenzione di utilizzarle, di tanto in tanto, onde migliorare l'oratoria anche nei momenti più conviviali della vita quotidiana. Nel leggerle metteteci anche un po' di erre ruvida, di gola.
Chiudo la finestra perché mi arriva un refolo.”
Inorridito dalla fatica del cambiamento, lascio tutto com’era.”
Mi dedico alle bellurie.”
Questo «orrore» è prolettico a quello che poi succederà.”
É una forma di edulcorazione, di contrabbando del caos.”
L’ho circostanziato con fior di esempi.”
Tutto questo salgarismo del padre, questo cascame libresco, creava un contrasto troppo immediato con il linguaggio della protagonista.”
Queste cinque pagine sono effettivamente un po’ indigeste”.
Sennò l’altro fa la figura dell’afasico, dell’impedito.”
Ma la migliore:
É un padre anti-mitopietico. É un padre prosa, non è un padre poesia.”

Nessun commento:

Posta un commento