lunedì 9 aprile 2012


Tettone

Ho sempre avuto una discreta passione per i seni grossi. Comprendo che sia una cosa diffusa, se non altro perché la natura ci calamita verso quegli ineludibili segni di prosperità.
Ma in realtà poi, tu uomo, che ci fai? Certo, vi sono un paio di utilizzi erotici ma di certo non giustificano la durevole attrazione.
Di recente, tuttavia, credo di averne compreso il perché.
I seni grossi naturali, specialmente se indossati da persone di modesta o bassa statura o non particolarmente avvenenti, mi fanno pensare a una personalità peculiare, perché si è dovuta scontrare sin da piccola con una questione che inevitabilmente l'ha fatta crescere prima di chi i seni grandi non li aveva, o magari li aveva ma era una gnocca (troppo facile).
Vuoi per lo sviluppo generale del corpo, vuoi per le prese in giro dei compagni (fino alle medie anche io ero tra quei simpaticoni) che ti costringono a farti forza, vuoi per le invidie o le frecciatine delle amiche. In qualche modo la tua vita è stata molto diversa dalla maggioranza delle altre, è stata precoce. Hai pensato prima a certe cose, ne hai subite prima altre, hai dovuto affrontare prima i maschi. Non è stata facile, anzi spesso forse difficile, e le situazioni difficili ci fanno fare dei salti in avanti a volte anche epocali.
E allora io vi stimo, portatrici di seni grossi, sodi o cadenti che siano. E vi stimerò sempre.

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