giovedì 18 aprile 2013


Catarsi

Evidentemente aveva un gran bisogno di ridere. Non che il film fosse drammatico, ma di certo non era comico, magari a tratti ironico, un po' surreale a volte, ma non da ridere.
Eppure la signora seduta due file dietro di noi si sbellicava a cadenza regolare, ogni cinque o sei minuti, su scene o battute che tutt'al più potevano generare un sorriso. Invece lei esplodeva in una risata grassa e fuori luogo che copriva parte dei dialoghi e traviava l'atmosfera del film, a suo modo anche drammatico. Fastidiosa. Prima un po', poi decisamente fastidiosa.
All'intervallo mi alzo e con noncuranza scruto la platea alle mie spalle per capire chi sia. Sbircio anche le occhiate e i gesti che si scambiano i nostri vicini, che probabilmente stanno commentando la stessa cosa, ma non riesco ad individuarla. Potrebbe essere la signora con i capelli rossi arruffati o quella vestita bene con la collana di perle che ora non parla perciò non riesco ad associarla ad un timbro di voce (anche se la risata era talmente esagerata che probabilmente non c'entra nulla con il timbro normale).
Il film ricomincia e mi siedo, sperando si sia sfogata. E invece prosegue, più divertita di prima. Attorno a noi sento rumoreggiare la gente che si lamenta ma nessuno ha il coraggio di dirle nulla. Se parlasse col vicino lo farei io, ma ad una risata cosa vuoi dire? Non la puoi mica controllare. O meglio, puoi ma sarebbe un po' crudele chiederle di non ridere. Mi viene in mente che una mia cara amica, che non vedo da un po', ha la stessa potente risata e una volta al cinema con lei ricordo che mi vergognai, poi mi passò ed iniziai a ridere sguaiato anche io. Decido quindi di mettermi nei suoi panni e provo a farmi coinvolgere. Piano piano la gente inizia a ridere della sua risata e il film prende una piega comica che forse non ha. Chissà come sarebbe rivederlo in silenzio. Uscendo dalla sala ci guardiamo attorno, cercando per lo meno di individuarla. Scendendo le scale forse capiamo chi è perché ride con il marito e la risata assomiglia, anche se non ne siamo sicuri. Ci guardiamo anche noi e sorridiamo. In fondo ci siamo divertiti.

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