giovedì 11 aprile 2013



Cosa trovò Leo quando entrò nella grotta che aveva scovato al centro di un bosco da secoli imperturbato e che egli aveva osato sfrondare alla ricerca della spada magica che gli avrebbe permesso di sconfiggere lo stregone che da anni tiranneggiava sulla contea dove viveva e che aveva provato a ribellarsi ma era riuscita solamente a far infuriare ancora di più lo stregone che per questo aveva punito il popolo con una maledizione che li aveva resi muti e sordi e dunque costretti a usare gesti e immagini per comunicare e per continuare una vita normale e in segreto preparare la fuga di Leo, unico in grado di portare a termine la missione grazie alla sua intelligenza e alla furbizia, poiché queste erano le sue doti, non aveva certo la possanza dalla sua, che gli avrebbero permesso di rintracciare l'arma preziosa e tornare in segreto per sfidare lo stregone il quale secondo la leggenda nulla avrebbe potuto contro quella lama, forgiata con le lacrime del fratello che egli esiliò dal regno molti secoli prima e che su di lui giurò vendetta che tuttavia non poté mai compiere poiché morì di vecchiaia mentre il fratello sopravviveva ai decenni grazie alle sue pozioni e agli incantamenti, i quali lo avevo reso sapiente ma spietato, dotto ma terribile e sanguinario tanto che ogni uomo o donna o bambino si augurava la sua sconfitta per poter tornare finalmente ad una vita libera?

Niente.

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